Tra il primo gennaio e il 31 agosto il Fisco ha incassato da 345 evasori cartella esattoriali con importi superiori a 500mila euro. Tra di loro anche dodici "paperoni", che hanno ricevuto contestazioni milionarie e hanno saldato multe superiori a 5 milioni di euro. Tra le regioni è la Lombardia quella con il maggior numero di maxi evasori incastrati e che hanno versato importi superiori al mezzo milione di euro.
La classifica regionale degli evasori che hanno pagato cifre equivalenti al vecchio miliardo di lire sono stati 103. In seconda posizione figura il Lazio, con 50 evasori, seguita dalla Campania (42) che supera Emilia Romagna (34), Toscana (27) e Piemonte (18).
In cinque regioni italiane - Alto Adige, Basilicata, Marche, Molise e Valle d' Aosta - nessun contribuente ha pagato una somma superiore ai 500 mila euro.
Le nuove norme sulla riscossione consentono di raggiungere un importante obiettivo. Le cartelle inviate ai ''paperoni'' della svista fiscale hanno ovviamente dato buoni frutti. Dal primo gennaio al 31 agosto sono stati incassati 479,6 milioni di euro. I pagamenti di questi 345 contribuenti ad alto reddito valgono da soli il 10% della riscossione di tutte le altre cartelle esattoriali spedite dal fisco e dall'Inps.
Ad incassare di più è l'Agenzia delle Entrate (314 milioni), seguita dall'Inps (99,2 milioni), dall'Inail (5 milioni) e dalle dogane (4,2 milioni). Solo nella metà dei casi, però, la cartella esattoriale è pronta cassa, cioé il contribuente paga entro i primi 60 giorni, magari dopo aver avviato un confronto con l'Agenzia che ha staccato la cartella.
In questo modo sono stati incassati 241,1 milioni rispetto ai 479,6 milioni totali. Il 39,4% degli incassi (in pratica 189.2 milioni) arriva invece solo dopo l'avvio di procedure per la riscossione coatta, che variano dalle ''ganasce fiscali'' (per il fermo amministrativo del veicolo) al pignoramento dei beni. Una quota del 10,29% (49,4 milioni) è infine incassata con versamenti rateali.
dal TGFin
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