Tariffe basse: lo Stato vuole di più
Leggendo la lettera del «professionista deluso» mi sono identificato quasi del tutto. Io però da anni, pensando che le tasse pagate sono buttate, ho cercato un'alternativa per ridistribuire il mio reddito sui miei clienti. Come?
Applicando tariffe eque, spesso al di sotto dei minimi.
E, in oltre 30 anni di esercizio della professione, nessun cliente ha pagato un qualsiasi importo non accompagnato da una regolare fattura. Mi sento a posto, anche se mi rendo conto di essermi arrogato il diritto di ridistribuire il mio reddito a modo mio.
Ieri però mio figlio mi ha raccontato che, a causa delle nostre tariffe morigerate, non siamo più congrui, non siamo più coerenti e da quest'anno non siamo più nemmeno normali.
E quindi occorre integrare, cioè pagare più tasse, che nel nostro caso vuol dire pagare tasse su un reddito inesistente; non solo, ma mi ha pure spiegato che non possiamo più dedurre le spese pagate per le due auto che usiamo per lavoro.
Il risultato? Per 1.000 di reddito, paghiamo le tasse su 2.800: le imposte versate superano l'importo lordo degli emolumenti percepiti.
Aumenteremo le tariffe, i nostri clienti pagheranno di più e, avendo maggiori costi, pagheranno minori tasse che pareggeranno le nostre maggiori tasse: nulla cambierà
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I politici diano il buon esempio
Ho letto con interesse sia la lettera del «professionista deluso» sia la replica del ministro Padoa-Schioppa e penso che entrambi affermino delle verità. Al dipinto disilluso della nostra società del professionista fa seguito una lucida spiegazione del ministro sulla possibile causa del malfunzionamento della politica. La politica sarebbe espressione della nostra società: se la politica non "funziona" è perché non "funziona" la società.
È evidente che quei cittadini (nel settore privato e in quello pubblico) che continuano, nonostante tutto, a fare il loro dovere sono troppo pochi e non riescono, da soli, a far "funzionare" la società.
Allora, è importante che questo numero di cittadini cresca: cosa c'è di meglio, più di tante leggi e decreti, del buon esempio?
Ecco cosa si chiede alla politica o, meglio, ai politici: date il buon esempio.
Elvio Meinero
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