Le contestazioni mosse dal Fisco a Valentino Rossi riguardano i redditi da sponsorizzazione percepiti da Società Inglesi e Off-Shore appositamente create all'estero.
Questo significa che la Finanza ha dovuto costruire gli accertamenti facendosi carico di due "snodi" interpretativi fondamentali: l'imputazione delle attività di sponsorizzazione alla persona fisica, anziché alle società apparentemente titolari delle stesse; la condizione di soggetto fiscalmente residente in Italia di Valentino.Nel caso di Rossi l'onere della prova incombe sull'amministrazione finanziaria, poiché la Gran Bretagna, pur avendo di fatto un regime privilegiato, non è considerata paradiso fiscale (articolo 2, comma 2 bis del Tuir).
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