martedì 28 agosto 2007

Prodi arruola la Chiesa come nuovi Esattori

Singolarissimo articolo pubblicato su Panorama del 18/08 u.s. dove si raccontava la bellissima trafila compiuta dal ns Presidente del Consiglio sulla lettera inviata a Papa Benedetto XVI, contenente numerose e velate lamentele sul mancato appoggio della Chiesa al Governo.
Sembrerebbe, da come afferma Panorama, che il buon Prodi veli minacce sull'annullare l'accordo stipulato con la Chiesa per l'esenzione del pagamento dell'ICI (400 milioni di euro annui).
L'odierno Papa, uomo più di chiesa che di finanza si spaventa e promette un enciclica contro chi non paga le tasse, chi sfrutta i paradisi fiscali, le società estere e le banche off-shore.
Per fortuna, all'interno della Chiesa qualche Cardinale davvero competente che non teme minacce locali ad un ente universale esiste e, dopo aver ricordato al Papa che loro stessi sono proprietari di una Banca Off-Shore (lo I.O.R.) decide di esentare il Pontefice da queste piccole scaramucce e prende le redini per comunicare che benchè sia importante pagare le Tasse, queste devono essere "inique" e non "sproporzionate".
In ultimo il buon Andreotti stesso bacchetta il governo, facendo presente che la Chiesa non teme nessuna pressione politica.
La nostra considerazione rimane sempre la stessa.
Lo Stato deve essere governato da veri amministratori, da chi il pane sa sudarselo tutti i giorni con le proprie risorse.
Peccato per Prodi, sognava l'Arcangelo Gabriele che con la sua spada infuocata imponeva la coda all'ufficio riscossioni ....

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