Decolla il redditometro formato famiglia.
Il nuovo strumento di accertamento "sintetico" affiancherà quello in vigore dal 1992 che punta sui singoli contribuenti. Nel mirino sono le «manifestazioni di capacità contributiva, incompatibili con il reddito dichiarato». Sotto tiro sono coloro che possiedono immobili, residenze secondarie, auto di grossa cilindrata, barche o altri beni di lusso e che dichiarano imponibili bassi. Ma il rischio di accertamento, questa volta, riguarda solo le persone fisiche. A dare il via, da subito, al redditometro esteso alla famiglia è una maxi-circolare delle Entrate (n. 49/E) diffusa ieri a tarda sera.
Secondo le indicazioni impartite agli uffici, i controlli riguarderanno i contribuenti già inclusi nel programma annuale delle verifiche fiscali per il 2007. L'accertamento si estende però a ritroso a partire dal periodo d'imposta 2001. Il Fisco rispolvera dunque il redditometro alla ricerca dei falsi poveri.
E torna a usare l'accertamento che misura il reddito secondo i beni posseduti o i servizi scelti dai contribuenti. Per consentire agli uffici di acquisire gli elementi necessari per i controlli, anche ai fini della selezione, è in fase di realizzazione una banca dati delle «famiglie fiscali».
L'anagrafe conterrà le informazioni sui contribuenti a partire dal 2001. Entro dicembre, gli uffici dovranno privilegiare le segnalazioni sulla base degli incroci tra autovetture e incrementi patrimoniali, che sono gli acquisti e i possessi più diffusi. Insomma, auto, immobili e altri beni sono «rilevanti» per l'accertamento. La denominazione "redditometro" si usa per indicare gli strumenti di determinazione del reddito. Si tratta dello strumento che fornisce una prima stima del reddito attribuibile alla persona fisica, misurandolo su alcuni elementi indicativi di capacità contributiva. La norma che ammette l'uso di questo strumento è l'articolo 38, comma 4, del Dpr 600/73, che prevede disposizioni sulle rettifiche delle dichiarazioni delle persone fisiche. Il decreto stabilisce che l'ufficio può, in base a elementi e circostanze di fatto certi, determinare il reddito complessivo del contribuente in relazione al contenuto induttivo di tali elementi e circostanze, quando il reddito complessivo netto accertabile si discosta per almeno un quarto da quello dichiarato.
La determinazione induttiva del reddito può essere fatta dall'ufficio in relazione a elementi indicativi di capacità contributiva quando il reddito dichiarato non risulta congruo, rispetto agli elementi di capacità contributiva, per due o più periodi d'imposta. Il nuovo redditometro, precisa la circolare, prende le mosse dall'atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per il triennio 2007-2009.
Il perseguimento di questo obiettivo passa per il recupero della base imponibile non dichiarata, da attuare, tra l'altro, attraverso «un'attenta selezione dei soggetti da sottoporre a controllo sulla base delle evidenti manifestazioni di capacità contributiva». Così, chi ha un'evidente capacità contributiva e dichiara redditi "poveri", rischia l'accertamento mediante il redditometro. Poi, se esistono elementi certi in base ai quali è possibile attribuire al contribuente maggiori redditi, o redditi omessi, l'ufficio, al posto del redditometro, potrà privilegiare la rettifica analitica delle singole categorie di reddito. L'agenzia delle Entrate avverte gli uffici che nella selezione dei contribuenti per l'attività di accertamento, particolare attenzione dovrà essere posta sul nucleo familiare.
Secondo le Entrate, non si tratta di mettere in atto un redditometro sulla famiglia, ma di individuare, nell'ambito delle cosiddette «famiglie fiscali», quali sono i componenti che non dichiarano redditi o che dichiarano imponibili modesti rispetto alla manifestazione di ricchezza che possono vantare. Così, il Fisco potrà scovare i contribuenti di «effettivo interesse fiscale per il contrasto all'evasione». Occorre dunque valutare la complessiva posizione reddituale dei componenti il nucleo familiare per verificare se gli elementi indicativi di capacità contributiva rilevanti ai fini dell'accertamento possono trovare giustificazione nei redditi degli altri componenti il nucleo.
BENI STRETTAMENTE SORVEGLIATI
AUTOVEICOLI
L'Agenzia ha preparato una lista nella quale sono segnalate le persone fisiche che risultano aver immatricolato nel 2003 autovetture di potenza fiscale uguale o superiore a 21 CV e per le quali il «reddito complessivo netto convenzionale» per i periodi d'imposta 2002 e 2003 non è coerente per almeno un quarto con il reddito imponibile dichiarato
PATRIMONI
Una seconda lista elaborata dall'Agenzia riguarda le persone fisiche che hanno dichiarato per il 2002-2003 imponibili incongruenti rispetto alla consistenza delle spese (compravendite e conferimenti di somme di denaro eccetera) risultanti dagli atti stipulati e registrati negli anni dal 2003 al 2007 (fino al 31 marzo 2007)
CORRETTIVI FAMILIARI
Gli uffici dovranno valutare i redditi complessivi dei componenti il nucleo familiare, perché gli elementi indicativi di capacità contributiva rilevanti ai fini dell'accertamento sintetico possono trovare giustificazione nei redditi degli altri componenti il nucleo familiare. Occorrerà perciò ricostruire la situazione sia del contribuente sotto osservazione sia dei suoi familiari
Tratto dal Sole 24 Ore On-Line
Nessun commento:
Posta un commento