venerdì 17 agosto 2007

TV italiana scomunicata dalla UE

Ancora una scomunica ufficiale delle autorità europee.

La UE ha preso provvedimenti verso l'Italia in quanto non digerisce le normative discriminatorie e controproducenti per il mercato televisivo che dovrebbe apprestarsi a transitare al digitale.

Il commissario per la Concorrenza Neelie Kroes, ha ottenuto dalla Commissione Europea che venisse dato all'Italia un ultimatum di due mesi.

In questo tempo, che il Belpaese ha per risolvere i problemi di mercato e il caos delle frequenze rilevati da Bruxelles.

Se ciò non avverrà entro i tempi stabiliti, la Commissione deferirà l'Italia alla Corte di Giustizia europea, aprendo un altro contenzioso, che si sommerebbe ad una lunga lista di procedimenti, in vari settori, già aperti con l'Italia.

Neelie Kroes dice: "La situazione che conosce attualmente la televisione analogica, in cui solo alcuni operatori possono essere in concorrenza sul mercato dei servizi di radiodiffusione, rischia di riprodursi con la televisione digitale terrestre, il che lascerebbe i consumatori italiani di fronte a una scelta limitata".

Bruxelles usa termini molto duri: "Se l'Italia non prenderà le misure necessarie a conformarsi al parere motivato entro due mesi dal suo ricevimento, la Commissione potrà decidere di portare l'Italia di fronte alla Corte di Giustizia europea".

Che dire... ancora un bel motivo per farci riflettere su come e quali provvedimenti bisognerebbe adottare.

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