venerdì 17 agosto 2007

L'Italia delle leggi mai approvate...

Appena il 7,3% dei progetti di Legge presentati al Parlamento Italiano ha terminato con successo il proprio percorso burocratico con esito positivo.

Rapportandoci agli altri paesi europei, naturalmente siamo i fanalini di coda.

Questo perchè? Le motivazioni possono essere molteplici:

1) I deputati e i senatori italiani lavorano meno?

2) Il grande quantitativo di disegni e di proposte di legge che a ogni legislatura inonda gli uffici amministrativi, creando solo indifferenza e noia.

3) La complessità delle manovre legislative, che anzichè snellire le procedure le complicano ulteriormente, aumentando i tempi di studio e valutazione delle Leggi stesse.

Si sono messe da parte le questioni veramente importanti per il benessere del nostro paese, mettendo in rilievo problematiche di non così fondamentale rilevanza, quale potrebbe essere "la patente europea per i pizzaioli", oppure la valorizzazione "del tortello di zucca"; che si vanno ad affiancare a circa 4000 altre proposte di legge presentate solo in questo anno; di cui solo l'1% ha raggiunto l'approvazione definitiva.

Guardiamoci intorno:

la Francia ha circa il 24% delle Leggi approvate;
la Gran Bretagna si aggira intorno al 30%;
la Germania e la Spagna hanno quasi la metà delle loroLeggi approvate.

Le differenze sulla produzione legislativa fra l'Italia e gli altri Paesi europei investe soprattutto la classe politica.

La presentazione di un progetto di legge è, infatti, finalizzata solo ed esclusivamente ad un ottenimento di un consenso presso l'elettorato.

Le differenze si basano anche su ragioni costituzionali, infatti nessun paese europeo ha un sistema bicamerale come quello italiano, dove una Camera è la precisa copia dell'altra.

I progetti di legge possono essere presentati in entrambi i rami del Parlamento e dove l'obbligo di approvare un identico testo da parte di ciascuna Camera crea un ingorgo legislativo.

La Bundenstag in Germania e l'Assemblea Nazionale in Francia legiferano soltanto ed esclusivamente nelle materie espressamente riservate dalla Costituzione, affidando così il resto ai regolamenti governativi.

Il segreto forse è quello di avere una maggioranza coesa, stabile e tutta orientata a dare attuazione al programma di indirizzo politico attraverso leggi che sostanziano ciò che è stato promesso all'elettorato.

Il Parlamento Italiano è diventato un luogo dove vengono convogliate le più svariate proposte di legge, con il solo fine di mostrarle e di rivendicarle, pur sapendo che difficilmente verranno pubblicate sulla "Gazzetta Ufficiale".

Ci troviamo di fronte da una iper-trofia della progettazione legislativa, forse occorre al più presto un rimedio....

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