Il costo dei carburanti attraverso benzina e gasolio ancora oggi servono per finanziare la guerra d'Abissinia (1935), la tragedia del Vaiont (1963), gli interventi umanitari in Libano (1983)e Bosnia (1996)o l'alluvione di Venezia e Firenze il 4 novembre 1966, per i quali l'altro giorno un senatore di Forza Italia ha avuto il coraggio di protestare.
Con un trucco verbale, nei decenni i Governi hanno caricato su benzina e gasolio nuove tasse, annunciate come "una tantum" ma diventate "una semper".
Impossibile chiederne conto, in quanto con le sempre comunifurberie fiscali, i Governi hanno quasi sempre omesso di specificare la destinazione di quei fondi raccolti attraverso il rifornimento di carburante.
La formula classica è: «Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di modificare il regime fiscale di alcuni prodotti petroliferi». Non una parola in più.
Oggi e per sempre i consumatori con il rifornimento pagheranno a un Fisco metafisico la marcia senza tempo del regio esercito verso Addis Abeba.
Italiani !!! State pagando ancora la Marcia su Addis Abeba.
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