L'economia italiana si conferma come la più fragile del G-7. La conferma arriva con il superindice Ocse sul mese di giugno. Se per tutta l'area viene segnalata una prospettiva di espansione della produzione industriale, con un progresso di 0,5 punti (da 110,0 a 110,5 con una tendenza a sei mesi a un tasso del 3%),l'Italia resta indietro. L'organizzazione parigina prevede infatti per il nostro Paese un calo dello stesso indicatore di 1 punto, da 93,8 a 92,8.
L'economia nazionale è in fase calante dal luglio 2006, in controtendenza rispetto alla Germania, che negli ultimi 12 mesi s'è mostrata invece in costante aumento.
Negli Stati Uniti l'indice Ocse è salito di 0,8 punti a 108,9, con la tendenza semestrale in crescita dal 3,1% al 4,2%. Indice in progresso anche in Giappone (0,2 punti su base mensile, mentre il trend semestrale è passato dallo 0,5% di maggio allo 0,8% di giugno; mentre nell'area euro la variazione mensile è stata minima, con +0,1 punti a 108 e un tasso semestrale invariato all'1,2 per cento.
Per quanto riguarda i Paesi emergenti: la Russia sale di 1,3 punti a 137,3 (trend semestrale da 1% a 2,7%), in Brasile l'indice è cresciuto di 2 punti a 137,2 (da 11,4% a 13,1%), e in Cina di 1,4 punti a 257,9, mentre il tasso semestrale continua a scendere e a giugno si è fermato al 14,4% dopo il 16% di maggio.
L'economia nazionale è in fase calante dal luglio 2006, in controtendenza rispetto alla Germania, che negli ultimi 12 mesi s'è mostrata invece in costante aumento.
Negli Stati Uniti l'indice Ocse è salito di 0,8 punti a 108,9, con la tendenza semestrale in crescita dal 3,1% al 4,2%. Indice in progresso anche in Giappone (0,2 punti su base mensile, mentre il trend semestrale è passato dallo 0,5% di maggio allo 0,8% di giugno; mentre nell'area euro la variazione mensile è stata minima, con +0,1 punti a 108 e un tasso semestrale invariato all'1,2 per cento.
Per quanto riguarda i Paesi emergenti: la Russia sale di 1,3 punti a 137,3 (trend semestrale da 1% a 2,7%), in Brasile l'indice è cresciuto di 2 punti a 137,2 (da 11,4% a 13,1%), e in Cina di 1,4 punti a 257,9, mentre il tasso semestrale continua a scendere e a giugno si è fermato al 14,4% dopo il 16% di maggio.
Tratto dal Sole 24 ore
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